Film dichiarato d’Interesse Culturale
36° Festival del Film Italiano di VilleruptFestival di Tolosa 2013- Menzione speciale della giuria
Liberamente ispirato al romanzo omonimo del premio Nobel Grazia Deledda," La Madre" racconta la storia di Paolo, giovane sacerdote di un moderno quartiere romano, da anni devoto al suo ruolo di parroco, senza concedere nulla a se stesso. Sua madre Maddalena, donna di estrazione popolare, è onnipresente nella vita di Paolo in maniera possessiva, protettiva e morbosa. Assiste il figlio, lo consiglia, lo protegge costantemente da tutto quello che lei ritiene il male. Nella vita di Paolo arriva Agnese, una bellissima donna, di cui si innamorerà perdutamente. Agli occhi della madre una tentazione distruttrice e maligna, che va allontanata al più presto dalla vita del figlio. Paolo alterna momenti di fede e abnegazione, in cui ricorda il perché della sua scelta, ad altri in cui si lascia andare e rinnega tutto in nome dell’amore e della passione carnale. Maddalena vive sulla sua pelle i tormenti del figlio e sempre più spesso i fantasmi del passato giungono a visitarla e ossessionarla. La violenza che ha subito da bambina. Il matrimonio infelice. La fatica del vivere. Agnese al contrario è giovane, bella e innamorata, e offre a Paolo la possibilità di una vita finalmente priva di responsabilità, leggera, spensierata. Un triangolo dunque, dove la madre talvolta sembra nutrire nei confronti del figlio sentimenti ambigui, non solo materni, ma di invidia e gelosia per l’amore carnale che l’ha travolto. A condizionare le scelte e le azioni dei personaggi c’è un’ulteriore presenza: quella di un Dio severo ed impassibile che quasi sembra schiacciare i personaggi piuttosto che aiutarli misericordiosamente. Nessuno di loro ha davvero colpa, ma tutti e tre ne avvertono il peso. La notte prima di Pasqua, nella chiesa dove Paolo l’indomani dovrà celebrare la messa dinanzi a tutto il quartiere, ci sarà l’epilogo, tragico e terribile, di questa storia d’amore e passione a tre personaggi.